8 settembre 1943. E’ sera. La mia notte a Montecorvino è tormentata. Tutti abbiamo il sentore che qualcosa stia per accadere, qualcosa di grande, ma non sappiamo esattamente cosa. C’è un gran fermento tra i tedeschi, soprattutto a San Martino dove ormai da diversi giorni stazionano sotto gli uliveti, coperti da teli mimetici, carri armati e molti altri mezzi militari.
Nei giorni scorsi i tedeschi si sono spostati con i mezzi su e giù tra Pugliano e Olevano sul Tusciano. Abbiamo visto anche dei prigionieri russi, erano addetti alle operazioni più pesanti. E’ una piccola parte della sedicesima divisione corazzata “Herman Goering”.
Oggi sono molto nervosi i tedeschi. Al comando a San Martino pareva che ci fosse un gran via vai.
Nel pomeriggio dalla radio del bar in piazza abbiamo sentito che è stato firmato l’armistizio con gli anglo americani. Per poco non impazzivamo di gioia, abbiamo creduto che la guerra fosse finita. Ma non è così. Ci siamo solo arresi, o meglio, il nuovo governo ci ha fatto arrendere senza combattere. Ora abbiamo molta paura dei soldati tedeschi, che fino ad ora sono stati molto cortesi con noi. Tutti ci chiediamo cosa ci accadrà adesso. Fino ad oggi pomeriggio erano nostri alleati, ed ora? Subito dopo l’annuncio alla radio, qualcuno si è recato al comando italiano a San Pietro, comandato dal Generale di Brigata Rossi, per avere notizie. Un soldato ha risposto che non si sapeva niente. Non hanno ricevuto nessun ordine e, addirittura, pare che il re abbia lasciato Roma. Poveri noi e poveri soldati nostri! Che accadrà alla 222esima divisione schierata sulle nostre coste!
Decido di andare a letto a dormire, è tardi adesso è passata la mezzanotte! Dormo solo poche ore e mi sveglio di soprassalto. Sono le 3.00 del mattino, dannazione, cos’è questo fortissimo brusio che si sente fuori di casa. Appena apro la finestra vedo moltissime persone correre in direzione del belvedere del viale dei cappuccini, allora decido di andare anch’io e, appena giungo assieme agli altri, davanti a me uno spettacolo mai visto prima. Il cielo è completamente illuminato da enormi bengala a grappoli che scendono lentamente dal cielo attaccati a piccoli paracaduti. Li seguiamo con lo sguardo come incantati, finché non ci appare il mare ricoperto da decine e decine di navi da guerra. Mai visto o immaginato una cosa simile. Ma quante sono!
Restiamo tutti incantati, noi incoscienti e inconsapevoli che ciò che stavamo vedendo era l’invasione anglo americana dell’Italia.
Passano pochi minuti e quello spettacolo di luce e navi si trasforma in guerra. Da lontano si sentono i colpi dei tedeschi che colpiscono le spiagge e il mare da Paestum fino alla foce del Tusciano, anche gli aerei adesso sorvolano quelle zone e lanciano bombe sulle navi. Noi siamo ancora qui. Ma appena la contraerea comincia a tuonare dalle navi, scappiamo verso le nostre case. La paura ci assale. Sarà una lunga notte questa del 9 settembre 1943.
(Continua……)
Descrizione: Corrado Curci
Foto: Operation Avalanche, September 1943. Anti-aircraft fire from one of the protecting cruisers in the Gulf of Salerno, Italy. Photograph released September 12, 1943. U.S. Navy photograph, now in the collections of the National Archives. (2017/04/04).
Operation Avalanche, September 1943. Anti-aircraft fire during a night raid in the Gulf of Salerno, Italy. Photograph released September 12, 1943. U.S. Navy photograph, now in the collections of the National Archives. (2017/04/04).
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